La storia
Nasce alla fine degli anni ’60 la Magia Nera, gruppo dell'hinterland spezzino, di netta ispirazione hard-rock. La line-up iniziale annovera musicisti provenienti da diverse band locali. ´Il primo nucleo del complesso si chiamava la Nuova Esperienza – racconta Bruno Cencetti – e oltre a me alla chitarra, c’erano Andrea Bottazzi al basso, e Piero Figoli alla batteria, che ben presto abbandonÚ il gruppo. Fu lui, in realtà grande appassionato di alchimie e culture esoteriche, a coniare il nome definitivo della band. Nel 1969 prende il via l’avventura della Magia Nera. ´Gli anni del boom economico – racconta Emilio Farro - furono il decennio dominato dal beat. Quando nacque la band, ormai si stava chiudendo quel ciclo, e i suoni stavano prendendo tutta un’altra direzione. L'Inghilterra, come sempre, segnò la nuova rotta. Arrivarono i Led Zeppelin, i Cream o i Black Sabbath che a colpi di watt e assoli soppiantarono i ritmi cadenzati, e le atmosfere rassicuranti e spensierate, di quella stagione. Senza queste sonorità , il progetto della Magia Nera non sarebbe mai esistito.
Perchè è proprio nel beat e nella psichedelia dei Sessanta, che i futuri componenti del gruppo si fanno le ossa, suonando in alcune formazioni emergenti: parliamo dei Rogers di Sarzana, dove alle tastiere esordisce il giovane Orazio Colotto, e dei Sea Birds di Tellaro, in cui debuttò il vocalist Emilio Farro. Nei concerti proponevano soprattutto cover di canzoni americane e inglesi. I complessi se ne servivano per acquisire un vocabolario sonoro, diverso e originale rispetto alla scena musicale italiana, quella per intenderci saldamente ancorata alle ìarmonie sanremesiî. Grazie a quelle esperienze, e influenzati dal nuovo rock, granitico e allo stesso tempo melodico, si costruisce lo stile della Magia Nera. ´Il gruppo era composto da giovani musicisti di grande talento – ricorda Emilio Farro - che cominciavano a esplorare i nuovi linguaggi musicali, appoggiandosi a suggestioni letterarie medioevali e gotiche. Ci riunivamo per le prove, in una piccola casa in località Cerri, un minuscolo borgo abitato da cento anime, sopra a Lerici. In repertorio, avevamo parecchie canzoni dei nostri gruppi di riferimento, come i Deep Purple, i Led Zeppelin o della Jimi Hendrix Experience. Dopo alcuni anni, il tastierista Giacomo Giannotti (in seguito collaboratore di Vasco Rossi e Alberto Fortis) abbandonò il gruppo. Nel 1971 con l'ingresso di due nuovi componenti, il bassista Lello Accardo (proveniente dagli Enigma) e Orazio Colotto si completerà la formazione storica.
Nel 1972 la partecipazione al Free Festival Pop di Bottagna fece guadagnare al gruppo una certa popolarità grazie al positivo resoconto pubblicato sulla rivista musicale Ciao 2001 e alla risposta del pubblico che li elesse miglior band della rassegna. L’ultimo appuntamento, è storia di pochi giorni fa, vicino a La Spezia, un fiume, una riva bianca e sassosa e tanti a rincontrarci per scambiarci parole e viaggi lontani, nuove esperienze e racconti di fate C’erano i Magia Nera, che ci davan sotto con quello duro e che avevano un bel rapporto col pubblico contrappuntato di confessioni e discorsi dolci e si vedeva che erano proprio lì, non come quei gruppi che suonano guardando da un’altra parte, pensando a tutt’altro, a quanto per esempio gli renderà il concerto o se l’ultimo disco ha possibilità di entrare in classifica e così via, e l’espressione è di quelli che si degnano dall’alto di un palcoscenico e amen. Mentre qui il palco era ad altezza d’uomo e ci si toccava con note e con altro e i Magia Nera, dopo aver ben riproposto qualche classico dei miei tempi migliori, son partiti con la roba loro che non era niente male e forse più di una promessa. Carlo Silvestro (Ciao 2001 n. 35 del 3 settembre 1972). Ci iscrivemmo al Free Festival portando tre brani: With A Little Help From My Friendsî nella versione di Joe Cocker, Bloodsuker dei Deep Purple e Heart Breaker dei Grand Funk, e – racconta Lello Accardo – fu una grande prova esecutiva. Firmare autografi a fine concerto fu per noi la soddisfazione più grande. A colpire quelle migliaia di ragazzi fu probabilmente l’impatto sonoro della band, capace di miscelare le dure chitarre distorte e irruenti, a fraseggi e atmosfere ispirate, sorrette da una voce black (con venature soul) del frontman Farro. Nel 1973, la band venne provinata e scelta dal musicista genovese Aldo De Scalzi, per l’incisione di un LP sotto la sua neonata etichetta discografica Magma. Inoltre, si progettava una tournèe in giro per l’Italia come gruppo-spalla dei New Trolls. Qualcosa non
andò per il verso giusto. ´Quando fummo sul punto di registrare le canzoni, e ne avevamo a sufficienza per un intero album – afferma Emilio Farro – sorsero divergenze riguardo alla realizzazione del progetto, motivo per cui decisi di abbandonare tutto Cosi gli altri non se la sentirono di continuare. Quel giorno il sogno della Magia Nera si interruppe, ma non svanì definitivamente. Dopo tanti anni, sono finalmente riuscito a riunire quasi tutti i componenti originali della formazione di allora, e oggi grazie all’entusiasmo del nostro produttore Giorgio Mangora, abbiamo completato quella ricerca musicale per troppo tempo lasciata in sospeso
Diego Sanlazzaro DISTRIBUTIONS